Significato
Tante malattie, fisiche o mentali, vengono definite come invisibili. Il termine invisibile indica il fatto che non vi siano sintomi evidenti ed osservabili esteriormente. I dolori, i disagi e le difficoltà sono tutte nascoste all’interno del corpo e della mente.
Purtroppo nella nostra società l’occhio ha, fin troppo, bisogno della sua parte. Le malattie e i problemi che non sono osservabili ad occhio nudo dall’esterno non trovano lo stesso riconoscimento di quei disagi che invece sono ben visibili.
Questo è valido per le patologie fisiche ma aumenta esponenzialmente la sua grandezza quando si parla di disagi psicologici. La tendenza è quella di sminuire sintomi e problematiche che non possono essere oggettivamente guardate.
In questi casi purtroppo viene valido il detto: se non vedo non credo.
Risvolti psicologici
La conseguenza psicologica di tutto questo ricade sulle persone che soffrono e che non trovano comprensione e riconoscimento nel mondo esterno. Spesso ci si sente dire “fai troppa scena”, “esageri il tuo dolore”, “ma se stai così bene esteriormente, come puoi stare così male interiormente”, “allora perché sorridi se stai soffrendo” e tanto altro. Ogni volta che si sente una frase del genere si riceve una piccola ferita nell’anima.
Con il passare del tempo si impara a farsi scivolare addosso commenti di questo tipo: ma non è giusto! Non è giusto che le persone giudichino il dolore altrui. Non è giusto che gli altri abbiano parola sulla nostra sofferenza. Non è corretto lasciare spazio ad opinioni che si basano esclusivamente sulla superficialità . Non va bene che l’esterno si permetta di contestare quello che ognuno di noi prova dentro di sè. Che si veda o meno.
Il dolore è qualcosa di personale e privato. I sintomi di qualunque disturbo sono totalmente soggettivi. Ogni persona è libera di scegliere quanto mostrare o quanto raccontare della propria malattia, del proprio dolore o delle proprie difficoltà .
Bisognerebbe sempre poter trovare comprensione, accoglienza e accettazione. Quando questo non accade il rischio maggiore è di chiudersi in uno stato di solitudine e di isolamento che di certo non aiuta a stare meglio.
Prenditi cura di te
Affronta la tua patologia e il tuo dolore nel modo che credi migliore per te stessa, senza vergogna e sensi di colpa. Il tuo corpo e la tua mente sanno riconoscere limiti e confini che possono farti stare male, impara a rispettarli un po’ alla volta. Se pensi di avere bisogno di ascolto e comprensione, puoi trovare uno spazio psicologico che ti aiuti a superare il senso di ingiustizia e solitudine che provi. Scegli di amare prima te stessa indipendentemente dal parere e dall’opinione degli altri.
2 risposte
Buon sera io sofro di FIBROMIALGIA vorei averre dei consigli. GRAZIE MILLE.
Buonasera Gabriela, sono Margherita, la psicologa che cura questo sito. Se ha piacere di avere un sostegno psicologico può scrivermi alla mail margherita.benni@hotmail.it per qualunque consiglio personale sul piano emotivo.