1. Spesso si sente un forte senso di colpa ed è difficile non interiorizzare quella colpa
Ci si sente in colpa verso se stessi e verso gli altri.
Ci si sente in colpa al pensiero di non essersi sforzati abbastanza per riuscire a fare le attività quotidiane della vita. Ci si sente in colpa per essere costretti a dover cambiare piani e programmi nel corso della giornata. Ci si sente in colpa perché ci si rende conto che i propri sintomi influenzano e modificano non solo la propria esistenza ma anche la vita di chi vive insieme a noi.
La verità è però che nessuno sceglie di avere una malattia, nessuno sceglie di stare male. Non ci sono colpe perché nessuno ha scelto quella sofferenza, nessuno ne è responsabile.
2. Ci si sente (ingiustamente) sbagliati rispetto a chi non ha problemi di salute
Il confronto tra noi stessi e gli altri è sempre attivo.
Si osservano tutte le cose che gli altri possono e riescono a fare. Si notano le differenze sia quelle grandi che quelle più piccole.
Sentirsi diversi è inevitabile. Sentirsi differenti.
Però bisogna ricordare che diverso non significa sbagliato. Diverso non significa rotto o guasto.
3. Non si riesce sempre a stare al passo con le attività quotidiane che abitualmente si svolgono
Ogni giorno si tentano di fare alcune attività, soprattutto quelle attività che sono considerate quotidiane da ogni essere umano. Eppure tante volte ci si accorge che le energie non bastano. Ci si accorge che le energie vanno dosate attentamente e distribuite sulle varie attività a seconda dei bisogni e delle necessità.
Spesso ci si trova nella condizione di dover rinunciare a qualcosa proprio perché le forze non bastano o perché si ha bisogno di tempo per riposare e recuperare.
4. Si ha spesso bisogno dell’aiuto degli altri perdendo pezzi di autonomia e indipendenza
Chiedere aiuto agli altri non sempre è qualcosa di facile. Soprattutto quando si è costretti a chiedere aiuto per cose semplici che prima del dolore e della mattia si riuscivano a fare senza problemi.
Questo con il passare del tempo causa una sofferenza emotiva connessa alla perdita e alla mancanza di un certo livello di indipendenza.
Chiedere aiuto però è intelligente. Chiedere aiuto è necessario. Chiedere aiuto è essenziale per poter sopravvivere.
5. Si ha il timore costante di deludere chi si ama
Il pensiero rivolto alle persone che vivono attorno a noi è costante.
Non si vorrebbe mai causare loro una sofferenza o essere per loro un intralcio.
Si vorrebbe solo poter essere forti anche per loro. Riuscire a raggiungere obiettivi anche per loro. Riuscire a stare in loro compagnia senza doversi sempre limitare per colpa dei propri sintomi.
Spesso ci si sente una delusione o un fallimento. Ma la verità è che chi ci ama, ci ama per come siamo. E dobbiamo imparare a farlo anche noi.
6. Bisogna obbligatoriamente rallentare il proprio ritmo mentre tutto attorno a te viaggia a piena velocità
Il tempo quando si soffre di una malattia cronica scorre ad una velocità differente. Ad una velocità molto più lenta.
Spesso la sensazione è quella di essere rimasti fermi, bloccati nel dolore mentre il resto del mondo continua a girare alla solita velocità che nel frattempo sembra diventare sempre più rapida.