#NONSEISOLA

SOSTEGNO A DISTANZA 📱 IN VIDEOCHIAMATA

Infertilità: come rispondere ai commenti esterni

“Hai figli?”
“Dovresti rilassarti” “Non pensarci”
“Dovresti andare in vacanza”
“Devi essere più positiva, crederci di più”
“Si sta facendo tardi, hai una certa età”

Questi sono solo alcuni dei commenti, delle opinioni e delle domande più comuni che possono essere fatti ad una coppia o ad una persona senza figli.
Commenti banali, superficiali, inutili che, anche se fatti con ingenuità e senza cattivaria, hanno come unico risultato quello di creare ancora più sofferenza nelle persone che stanno affrontando l’infertilità e che si trovano “obbligate” a rispondere.

Perchè fanno male? Sono io che sbaglio?

Purtroppo chi si trova in difficoltà a rispondere ai commenti scomodi esterni, si trova a sentirsi anche ingiustamente “in difetto” nel provare tanto dolore per cercare una risposta.
Psicologicamente però è del tutto normale e naturale provare fastidio, tristezza o sofferenza di fronte a queste domande e commenti.
Sono parole che toccano un punto debole, un punto che già da solo causa sofferenza e dolore. Inoltre capita frequentemente che questi commenti arrivino inaspettati e improvvisi in momenti in cui magari non ci si stava pensando.

La classica situazione ad esempio è quando si incontra un vicino di casa in ascensore o al supermercato e arriva di colpo la domanda: “ma voi non avete figli?”.
Ovviamente essere sensibili a questa sofferenza non è una colpa perchè l’infertilità non è una colpa.
Nessuno sbaglia a provare sofferenza o a restarci male.
La verità è che sbaglia chi questi commenti li fa e chi queste parole le pronuncia.
Molte volte il mondo esterno non si rende neanche conto di quanto possa essere invadente porre domande del genere o dare consigli banali.
Il mondo esterno neanche immagina quante fatiche, lacrime e dolore possano celarsi dietro al desiderio di avere un figlio.
Ci vorrebbe sicuramente una dose maggiore di informazione sociale ma anche una dose maggiore di sensibilità ed empatia umana.

Come posso rispondere?

Difficile dare una risposta univoca e generale a questa domanda. Il consiglio più utile è quello di valutare di volta in volta in base al momento, in base al contesto e soprattutto in base alle persone che si hanno di fronte (e a quello che pensiamo essere stata la loro intenzione nel dire determinate cose).
Vediamo insieme alcune modalità di risposte possibili.

Risposta educativa

La prima tipologia di risposta possibile può essere usata se ci si rende conto che la persona che si ha davanti è una persona “educabile” ovvero una persona intenzionata a imparare e comprendere qualcosa che non conosce.
In questo caso può essere utile rispondere fornendo informazioni.
Ad esempio: “devi sapere che queste domande e questi commenti così personali possono causare sofferenza e dolore in chi fatica a cercare una gravidanza, in chi sta affrontando la pma o in chi ha subito un lutto perinatale”.

Risposta sarcastica

Altra tipologia di risposta che può essere usata per commenti inopportuni è una risposta di tipo ironico che spezzi la “pesantezza” delle parole ricevute.
Ad esempio alla domanda “quando lo fai un figlio?” si potrebbe rispondere con: “lo sai che i figli non si comprano al supermercato vero?”.
Questo tipo di risposta tende anche a spiazzare l’altra persona e a farla rendere conto che forse ha detto parole di troppo.

Risposta acida

Certe volte, soprattutto quando si ha l’impressione che le domande o i commenti esterni sono stati fatti con una certa dose di cattiveria, può tornare utile un tipo di risposta più netta e più fredda.
Qualcosa del tipo: “non sono affari tuoi” o “fatti i fatti tuoi”. In qualche modo queste risposte sono commisurate alla maleducazione del commento o della domanda ricevuti in precedenza.

Risposta di circostanza

Questo tipo di risposta può andare bene soprattutto quando dall’altra parte abbiamo persone estranee molto lontane da noi e dalla nostra vita (persone di cui ci importa poco).
La risposta di circostanza è una risposta finta che viene data per tagliare corto e andare avanti.
Ad esempio: “si, si ci penserò”, “sto bene così”. Sono risposte che non danno alcuna informazione nè personale nè generale.

Risposta silenziosa

Infine un’ultima scelta di possibile risposta è il silenzio.
Ricordiamo che non siamo obbligati a dare risposte, spiegazioni o giustificazioni a nessuno.
Si può dire qualcosa del tipo: “non rispondo al tuo commento/domanda perchè riguarda la mia sfera privata”.

Questo articolo ti è piaciuto? Condividilo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *