Infertilità: sentirsi a metà

Chi vive l’infertilità si trova inaspettatamente nella propria vita a scontrarsi con sfide fisiche e psicologiche che mai si sarebbero immaginate. Dal punto di vista emotivo ci si trova a doversi confrontare con una sensazione in particolare: la sensazione di sentirsi sempre nel mezzo, nel limbo. La sensazione di sentirsi sempre un po’ a metà.

A metà tra vita e attesa

Ci si può sentire divisi a metà tra lo stare spessissimo in attesa e la voglia invece di muoversi e di continuare la vita.
“Questo viaggio lo posticipo perché magari quel mese sarò incinta”, “non cerco un nuovo lavoro perché se poi mi serve la maternità?”, “questa cosa aspetto a farla perché forse mi chiamano per iniziare la pma”. Frasi e affermazioni del genere sono molto comuni in chi vive l’infertilità. Si resta sempre in qualche modo sospesi in un tempo diverso dal tempo del mondo esterno. Ci si trova perennemente indecisi se fermarsi nell’attesa o continuare comunque a vivere “come se nulla fosse”.

A metà tra speranza e paura

Emotivamente ci si può sentire spesso come molto combattuti tra emozioni che sembrano opposte: la paura e la speranza.
Da un lato c’è certamente il desiderio di voler essere ottimisti e positivi, dall’altro lato c’è la forte paura che avere troppe speranze possa rendere un eventuale fallimento ancora più doloroso.
La verità è che queste emozioni non sono così controllabili come vorremmo.
La speranza esiste perché si insegue un forte desiderio, la paura esiste perché si è consapevoli che si sta facendo qualcosa di importante.

A metà tra accettazione e negazione

Questo sentimento di divisione avviene soprattutto nelle prime tappe. Inizialmente non è facile accettare di avere un problema e spesso può capitare di negare o cercare di negare emotivamente le difficoltà che si incotrano.
La ragione di tutto questo la possiamo trovare nel fatto che non è psicologicamente per nulla semplice accogliere l’idea di non riuscire in qualcosa che normamente è vissuto come un procedimento “naturale”. Non è facile accogliere l’idea che il proprio corpo non riesce a funzionare come dovrebbe funzionare.

A metà tra desiderio e stanchezza

Un altro motivo per cui ci si può sentire a metà è la sensazione di sentirsi stanchi di tutte le sfide (soprattutto quando inizia a passare tanto tempo) ma contemporaneamente avere ancora forte il desiderio di raggiungere il proprio obiettivo.
È possibile sentirsi combattuti e non sapere che decisione prendere: se continuare a provare o se fermarsi per un periodo a riprendere fiato ed energie.
La verità è che non esiste una soluzione o una scelta più giusta dell’altra; ogni coppia sceglie in base alla propria storia, ai propri bisogni e alle proprie emozioni.

A metà tra fiducia e ansia

Infine, un ultimo motivo di divisione riguarda altre due emozioni: la fiducia e l’ansia.
La fiducia rispetto al percorso, alle terapie, ai farmaci, ai medici ma contemporaneamente una forte ansia rispetto ai risultati, agli esiti e alla conclusione delle cose.
Non è sempre semplice affidarsi “ad occhi chiusi” a percorsi e strade che sono sicuramente molto dispendiosi in termini economici, di energie, di tempo.
Dietro a tutti i passi che si affrontano è sempre nascosta l’ansia e il pensiero che “possa essere per niente”, che tutto quello che si sta affrontando possa non essere abbastanza e possa portare ad una delusione.
Anche in questo caso, come per le emozioni di paura e speranza, è impossibile annullarle o cancellarle. Il compito è quello di cercare il punto massimo di equilibrio possibile.