Non è pigrizia. Non è svogliatezza. Non è disinteresse.
La stanchezza cronica che spesso è associata a tante malattie con sintomi dolorosi diventa un vero e proprio sintomo!
Dolore e stanchezza fisica
Soffrire di una malattia cronica, qualunque essa sia, implica spesso la presenza di sintomi dolorosi costanti che agiscono sul corpo e con il tempo anche sulla mente.
Il dolore e i sintomi della malattia si inseriscono all’interno della vita quotidiana della persona che ne soffre andando ad incidere sulle sue attività.
Con il passare del tempo si può imparare a gestire il dolore nel migliore dei modi ma contemporaneamente aumentano i disagi che quest’ultimo può creare diventando persistente e costante.
Un corpo sofferente è anche un corpo che ha a disposizione un numero limitato di energie e di forze da distribuire nel corso della giornata. Spesso la sensazione è che queste energie non siano mai sufficienti per portare a termine impegni e attività.
Per questi motivi dolore cronico e stanchezza si presentano spesso contemporaneamente come facce di una stessa medaglia.
La conseguenza principale di questa condizione riguarda uno stato di fatica persistente anche in assenza di sforzi importanti. A questo si associano in quasi tutte le condizioni disturbi del sonno e del riposo i quali aumentano notevolmente lo stato di stanchezza creando una sorta di circolo che si autoalimenta costantemente.
Non riuscire a dormire nella giusta maniera diventa estenuante e porta la percezione del dolore a farsi più intensa e amplificata.
Stanchezza mentale
Quando è stanco e sofferente il corpo, anche la mente ne risente.
Vediamo insieme quali possono essere i principali sintomi relativi alla stanchezza mentale.
- Abbassamento dell’attenzione e della concentrazione
- Difficoltà di memoria
- Affaticamento
- Apatia e perdita di interesse per le attività quotidiane
- Perdita e mancanza di energia
- Irritabilità e nervosismo
- Sensazione di annebbiamento mentale
Vedere il proprio corpo lottare contro il dolore fisico, giorno dopo giorno, porta spesso a confrontarsi con i propri limiti e i confini che la malattia impone.
Stanchezza cronica e giudizio esterno
Ad aggiungersi a tutte le difficoltà fisiche e mentali, troviamo anche il confronto con la società ed il mondo esterno.
Purtroppo troppo spesso la stanchezza cronica come disturbo vero e proprio non viene riconosciuto e accolto dalle persone e dal mondo che circonda le persone che ne soffrono.
Questo porta ad un ulteriore stato di sofferenza e malessere.
Non trovare accettazione, ascolto e comprensione diventa una vera e proprio forma di violenza psicologica. Trovarsi costantemente a doversi giustificare o a dare spiegazioni del proprio stato di salute non è sempre semplice. Spesso dall’altra parte non solo non si trova comprensione ma si rischia di scontrarsi con chi tenta di sminuire, svalorizzare o addirittura negare la sofferenza che si racconta.
Prenditi cura di te
Se soffri di una malattia cronica e la stanchezza è diventato uno dei sintomi della patologia stessa, la prima cosa che devi imparare a fare è dosare le tue energie e le tue forze.
Impara a capire quali sono le attività (fisiche o mentali) che ti consumano e affaticano di più. Impara a gestire le cose che riesci a fare e a selezionare quelle che non riesci a svolgere. Impara a prenderti dei minuti di pausa quando senti di averne bisogno. Senza sensi di colpa.
Psicologicamente più riuscirai a conoscerti e osservarti, più riuscirai ad accogliere il tuo corpo e la tua mente. Con il tempo potrà diventare anche più semplice gestire le relazioni con l’esterno e capire che non sempre hai bisogno di giustificarti con le persone che non hanno intenzione di ascoltarti e sostenerti.