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Malattie croniche ed emozioni

Vivere ed affrontare una malattia cronica è difficile e complesso in primo luogo a causa dei sintomi fisici, in secondo luogo anche per la sofferenza emotiva che ne consegue.
Possiamo definire come sofferenza emotiva tutto l’insieme di emozioni e di reazioni interiori che vengono provate in associazione al vissuto di malattia e di dolore.

Vediamo insieme quali possono essere le emozioni principali ricordando sempre che poi ogni persona vive le sue personali emozioni alla propria personale intensitĂ .

Ansia, paura, preoccupazione

Il primo gruppo di emozioni sono sicuramente quelle associate agli stati ansiosi.
Si provano paura, timore, ansia o preoccupazione rivolte al proprio stato di salute e al proprio futuro dal punto di vista medico.
Lo scopo di queste emozioni sarebbe quello di cercare di prepararsi il piĂą possibile a eventi drammatici o complicati connessi ai sintomi della malattia.
Possono essere emozioni utili se mantenute entro un certo livello ma rischiano di diventare presto emozioni disfunzionali se superano i livelli di sopportazione della persona. Questo accade se ad esempio durano per lunghi periodi di tempo, se diventano troppo intense o se iniziano a manifestarsi senza motivo o fuori da ogni contesto.

Tristezza

La tristezza è un’emozione molto ampia e vasta, per questo è difficile da descrivere in maniera universale.
Sicuramente è caratterizzata da sensazioni di sconforto, disperazione e da una visione tendenzialmente negativa della propria condizione.
Spesso la tristezza può essere accompagnata dalla voglia di piangere, da una diminuzione di interesse per le attività circostanti, da una difficoltà a concentrarsi, da sentimenti di autosvalutazione e da una sensazione di perdita o di mancanza di energie.
Questa emozione merita un’attenzione particolare affinchè non si presentino vissuti emotivi più complessi legati a stati depressivi.

Frustrazione e impotenza

Queste due emozioni sono molto comuni.
La frustrazione possiamo descriverla come lo stato emotivo provato nel momento in cui crediamo che le nostre azioni, rispetto ad una determinata situazione o problema, siano state o siano tuttora inutili e vane.
Il senso di impotenza è quell’emozione che si crea nel momento in cui abbiamo la sensazione di non avere possibilità di migliorare la nostra condizione o il nostro problema.
Queste emozioni conducono entrambe a percepire un vissuto di fallimento e di sconfitta perchè gli eventi connessi alla malattia vengono man mano percepiti come insormontabili e incontrollabili.

Rabbia

La rabbia può essere provata in diverse direzioni: verso il proprio corpo, verso l’universo medico, verso la vita, verso la sfortuna, verso gli altri, verso il dolore, verso i sintomi.
Questa emozione viene vissuta a ondate diverse di intensitĂ  che salgono e scendono durante tutto il vissuto di malattia.
Spesso troviamo associato anche un forte senso di ingiustizia nel non trovare “spiegazione” al proprio dolore e alla propria patologia.
La verità, purtroppo, è che non c’è giustizia, non è una colpa avere una malattia cronica e la rabbia è un’emozione del tutto comprensibile e naturale associata a questi vissuti.

Senso di colpa e vergogna

La cronicità implica spesso vissuti emotivi di colpa sia rivolti verso di sè che verso le altre persone.
Nei riguardi della propria persona ci si può sentire in colpa al pensiero di aver potuto fare la cosa sbagliata che possa aver causato un peggioramento dei sintomi o addirittura la malattia stessa.
Nei confronti degli altri, invece, ci si può sentire in colpa al pensiero di poter essere un peso o di poter limitare in qualche modo la loro vita.

La vergogna può essere definita come l’emozione che si prova quando ci si sente inadeguati o inferiori rispetto a un qualche aspetto che ci appartiene (il nostro corpo, il nostro modo di essere, il nostro comportamento, i nostri pensieri).

Ognuna di queste emozioni descritte ha diritto di esistere e si sviluppa in maniera del tutto naturale.
Nessuna emozione è sbagliata o negativa. La cosa importante è che ognuno possa valutare la potenza, l’intensità e la forza di ogni stato emotivo affinchè non arrivi al punto di invadere la vita e l’equilibrio mentale generale.
Quando ci si rende conto che un’emozione diventa ingestibile deve essere richiesto aiuto, anche professionale, per poter trovare il modo migliore di ristabilire la giusta serenità emotiva.

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